
La Carriola dei parenti di Di Maio
È faticoso richiamare l’Opera solo a parole perché essa è fatta di azioni per uscire dalle tenebre. Ve ne era una di carriola abbandonata dietro la rete metallica, da anni, coi manubri in fuori come corna enormi, a guardia di un tempio.
Il Tempio era fatto di materiale di rimessa, che nessuno avrebbe dovuto trovare, ma di cui tutti in paese sapevano.
Desideravo ardentemente che quell’area, così privata eppure così pubblica, fosse sottratta al suo inquinamento rugginoso, che la vista trovasse pace in una natura senza ingombri.
Inviai quindi un quadricottero volante, come un terzo occhio, che confermò i miei più atroci dubbi.
Quando iniziarono le indagini fui sconvolto, l’area bonificata e la carriola portata via.
Non bastava, volevo che la carriola divenisse un simbolo del contrasto all’inquinamento ambientale.
Intendevo far fissare a tutti lo sguardo sull’atto di un sequestro (la carriola è stata usata per cercare di scarriolare rifiuti, volevano portarci via tutti, che Dio li maledica!).
Per allestire l’Opera di restaurazione invito tutti a segnalare altri terreni, di altri parenti, di altri Ministri 5 Stelle, come quelli di Luigi Di Maio!
Con una carriola nascosta nel buio.
#UnaCarriolaNelBuio
#IoNonCiCasco