Prima domanda dell’audizione del Professor Ricciardi:
Andando a controllare il suo CV non abbiamo trovato l’incarico di membro dell’European Steering Group sulla sostenibilità dei sistemi sanitari e in qualità di relatore del Libro Bianco Europeo, iniziativa finanziata dalla casa farmaceutica AbbVie.
A questo proposito lei ebbe a dichiarare che questo Libro Bianco Europeo è
“l’inizio di un percorso che invita a guidare la trasformazione del sistema sanitario attraverso soluzioni adattabili e scalabili, incoraggiando tutti gli attori del sistema a lavorare in partenariato. Dobbiamo avviare un’azione comune finalizzata alla sostenibilità del sistema sanitario italiano e il modello presentato oggi può costituire un’opportunità per mettere in atto azioni concrete e condivise in questa direzione”.
Mi scusi, ma lavorare in partenariato insieme a chi? Alle case farmaceutiche? visto che sul sito proprio di AbbVie viene esaltata la “partnership con aziende dello stesso settore, Università, ONG, così come altri gruppi organizzati”?
E, altrettanto, sempre nel suo CV risulta che dal 2012 è membro del Comitato Scientifico del CERGAS (Centro di Ricerca sulla Gestione dell’Assistenza Sanitaria e Sociale) dell’Università Bocconi, che nel progetto “Academy of Health Care Management and Economics” collabora con la Novartis la quale ha dichiarato “di offrire agli amministratori della sanità pubblica strumenti efficaci per migliorare la presa in carico dei pazienti, mediante percorsi diagnostici appropriati e accesso alle cure più innovative”.
Ciò detto come pensa di conciliare questi due incarichi col suo futuro ruolo di Presidente dell’ISS, che è un organo tecnico scientifico del Servizio Sanitario Nazionale che persegue la tutela della SALUTE PUBBLICA, incarichi che vedono coinvolte importanti case farmaceutiche?”
RISPOSTA del Prof. RICCIARDI:
Questa occasione per me è molto importante perché mi consente di sottolineare che i valori e gli elementi suscitati e sollevati dall’On. Baroni nel suo primo intervento, cioè quelli della trasparenza e dell’accountability hanno caratterizzato tutta la mia azione di accademico e, in qualche modo, responsabile di una serie di progetti internazionali. Quindi mi fa piacere rispondere e sottolinearli direttamente. Per quanto riguarda, e tra l’altro voglio dire… non sono nuovo a questo clima….perché ricordo bene che quando alcune società e alcuni istituti di sanità pubblica fra cui proprio L’Imperial College mi proposero, perché la mia candidatura venne sostanzialmente dal Karolinska, dall’Imperial College e dalla London School of Hygiene e da istituti di ricerca olandesi, a Copenaghen come Presidente della Società Europea di Sanità Pubblica, era il 2007…..2008, in cui il Direttore dell’ISS D’Agnese, diciamo noi italiani in quel momento non godevamo di una grande fama internazionale, non conoscendomi si alzò dicendo: “Chi è questo mafioso italiano che, tra virgolette, viene proposto per andare a presiedere quella che era l’organizzazione…”la European Public Health Association che accorpa tutte le istituzioni di ricerca, diciamo europee, non soltanto quelle dell’Unione Europea , ma quelle cioè 14000 fra i ricercatori, gli accademici, operatori di sanità e come in quell’occasione spiegai che non ero, diciamo, appartenente a quella categoria, ma che ero un ricercatore che, pur venendo da un paese sicuramente problematico e che non brillava a livello internazionale per trasparenza ed accountability voleva fare. Devo dire che quello che quell’organizzazione… è stata l’unica volta che un Presidente è stato rieletto 3 volte, all’unanimità, diciamo, dai 40 paesi che rappresentano questo tipo….quindi evidentemente quel tipo di discorso, come spero in questo caso, raggiunse l’obbiettivo. Per quanto riguarda la trasparenza io sono stato nominato dal Presidente Barroso, unico italiano dopo una selezione di oltre 400 curricula, alla fine siamo in 12 diciamo… e nel Panel che consiglia la Commissione Europea sono stato confermato dal Presidente Juncker, in quella circostanza, se lei va sul sito della Commissione Europea, e digita “Expert Panel Manager” ci stanno tutte le nostre dichiarazioni, tra virgolette, di interessi e non, di conflitto di interessi, di interessi, cioè di attività che noi facciamo sia per il pubblico che per il privato, che sono oggetto di uno scrutinio attentissimo come sicuramente lei sa perché la Commissione Europea, prima di attribuire incarichi, e le ripeto in quel caso la competizione fu fatta fra 400 tra i più eminenti ricercatori, attribuì a 12….è una commissione molto interessante perché è veramente multidisciplinare, nel senso che siamo 3 professori di sanità pubblica, io sono l’unico dall’Italia, poi c’è il Preside della facoltà di sanità pubblica della London school of hygiene, c’è il Preside della facoltà della sanità pubblica di Maastricht, poi ci sono due, tre grandi economisti sanitari, c’è l’economista sanitario del Karolinska Institutet, il Preside della facoltà di Economia dell’Università Erasmus di Rotterdam e il Rettore dell’Università di Lisbona, braccio destro del Presidente Barroso. Poi ci sono due ex Ministri della salute, c’è il Ministro Lamar che è uno dei fondatori insieme a Felipe Gonzalez che è uno dei fondatori del servizio sanitario nazionale e Dorian Malutic ex Ministro della Slovenia e poi ci sono due persone un po’ strane perché il Preside della facoltà di medicina di Helsinki, la Seletonen è una figura oltreché di merito, anche di amministratore. In quel caso e, voglio dire il rigore della Commissione Europea ha scrutinato tutti i nostri curriculum e lei può trovare tutte le dichiarazioni d’interessi. Cosa che ho fatto assolutamente anche nel momento in cui mi è stata chiesta la dichiarazione dei redditi, cosa che io ho adempiuto, nel denso che ho immediatamente adempiuto dando, come si chiama…il fatto che non sia stata pubblicata…ma le posso dare i riferimenti del giorno esatto in cui io ho trasmesso adempiendo a questa richiesta la mia dichiarazione dei redditi, provocando qualche discussione con mia moglie che, onestamente, non era proprio contenta di questo passaggio, però la trasparenza….- (E’ obbligatoria per legge, nda) –
Per quanto riguarda…io l’ho fatto e le do i riferimenti. Per quanto riguarda il dato dell’inconferibilità… io ho studiato bene questa cosa, perché credo che ci sia stato, non so bene se dalla Camera o dal Senato, un’interrogazione parlamentare al proposito e ricordo che la nomina di Commissario che è stata fatta prima a luglio dell’anno scorso e fu poi prorogata, non prevede la messa in aspettativa, diciamo, dal ruolo di Professore Ordinario cosa che invece è assolutamente prevista nel momento che io venga, fra virgolette, “affidato” –Affidato?- e questo tipo di quesito io l’ho girato, mi può credere anche all’ufficio legislativo del Ministero della salute perché io richiesi proprio a loro questo tipo di cosa…quindi lei troverà sicuramente un parere “pro veritate” (???), una cosa …in una fase preliminare del mio lavoro in cui sostanzialmente…per quanto riguarda il compenso, guardi, proprio ieri, no stamattina ho scritto una lettera al Direttore generale della Vigilanza sugli Enti perché in quel decreto si diceva anche che un successivo Decreto avrebbe stabilito la mia remunerazione. Cosa che non è stata ancora fatta. Nel senso, poiché in questo momento mi trovo tra , diciamo, da uomo libero, tra virgolette, fra il Commissariamento e un futuro eventuale ruolo mi sono ritenuto in qualche modo legittimato a richiedere al Dirigente della Vigilanza perché non fosse stato fatto il Decreto e, visto che ho lavorato per 12 mesi, e che in questi 12 mesi ho percepito soltanto una limitatissima anticipazione per il benvolere del Direttore Generale (?), stimabile in circa 30 mila euro. Ecco questo è quanto io ho percepito in questo anno di lavoro. Per quanto riguarda la mia collaborazione con l’industria farmaceutica e l’industria biomedicale, lei le troverà lì, diciamo nella dichiarazione della Commissione Europea, così come troverà tutte le mie collaborazioni gratuite con la quantità enorme di enti pubblici, con cui io collaboro, sia a livello nazionale che a livello internazionale. Nel caso specifico chiesi proprio un’autorizzazione che ogni seduta dell’expert found, …noi ci riuniamo una volta , comincia con l’emergenza di dichiarazione di interessi, quindi se lei vuole chiedere alla Commissione Europea la seduta nella quale io, quando ebbi questo invito a questo progetto, un progetto bellissimo, tipico esempio di collaborazione pubblico-privato, chiesi questo qui. E’ un progetto che vede uno steering committee presieduto dall’ex Vice Primo Ministro della Repubblica D’Irlanda Mary Harney che vede me come relatore, che vede nello steering committee il rettore dell’Università di Lodz, il Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Madrid e una serie di persone fra cui sicuramente i vice presidenti di Phillips e di AbbVie, cioé due delle realtà biotecnologiche più importanti perché, e lo diciamo e lo scriviamo precisamente nel Libro Bianco, soltanto dalla collaborazione di tutti gli attori, può nascere una possibilità di sostenibilità (?) di questo sistema. Io le ricordo che l’ Europa in questo momento ha una demografia sostanzialmente indebitata. Cioè noi in questo momento in Europa e soprattutto per l’Italia abbiamo un rapporto di dipendenza tra gli anziani e i giovani che sostanzialmente rende insostenibile il nostro ambiente e questo vale sostanzialmente per l’Europa. Abbiamo una decuplicazione delle malattie croniche, in questo momento soltanto le 6 principali patologie ci fanno spendere, e questi sono dati dalla Commissione Europea, un trilione di euro, soltanto per :demenza, diabete, ictus, malattie cardiovascolari, e cancro e il trend demografico ci dice che fra 20 anni dovremo spendere 6 trilioni. -(ha dimenticato le BPCO, nda) – son tutte cose ampiamente documentate, e, sostanzialmente non c’è possibilità, in nessun paese, in Europa, tanto è vero che ieri abbiamo fatto una riunione , diciamo, con il responsabile della Commissione Europea , fortunatamente un italiano è stato nominato alla gestione delle infrastrutture di ricerca, in cui questo dato, sta emergendo con tale drammaticità che, addirittura, la Commissione Europea che, come lei sa, in questo momento è l’unico ente che ha veramente risorse economiche da investire in ricerca, deve cambiare questo atteggiamento e deve formalizzare e per noi ricercatori , mi creda, pensare che dobbiamo cambiare un atteggiamento in corso d’opera non è facile. Quindi io ritengo che soltanto veramente una Grande Alleanza nella trasparenza, nell’accountability, lei pensi che questa parola io l’avevo proposta da inserire nello Statuto del…nel nuovo statuto dell’Istituto Superiore di Sanità, e mi ha sempre colpito quella famosa, ironica, frase di Indro Montanelli che nel ’96 diceva:” E’ una parola chiave della democrazia anglosassone: significa rendere conto a chi ci ha eletto o ci paga lo stipendio, dei risultati del proprio lavoro “. E lui, ironicamente diceva :” In Italia non è stata ancora tradotta.” Che vuol dire che noi abbiamo provato ad inserirla in questo modo , accountability, perché è difficile coniare una definizione. Ci hanno detto di no, Però io continuo ad essere convinto che trasparenza e accountability siano le uniche chiavi , oltre che, naturalmente, all’alleanza tra tutti i protagonisti , che ci potranno portare a, non solo salvare, ma a sostenere, perché io ricordo che in questo momento il nostro è l’unico grande paese che ha un servizio sanitario nazionale universalistico nel senso che viene finanziato con la tassazione generale , ai cittadini non viene chiesta la carta di credito quando si ricoverano. Avrà tutta una serie di problemi, e sicuramente quelli dell’eterogeneità, però ricordo che con la Presidente della società (inc.) pubblica abbiamo avviato una serie di studi, sono tutti pubblicati su “Lancet“, in cui la Grecia, la Spagna, il Portogallo , la Slovenia, l’Irlanda e adesso anche il Regno Unito che è quello da cui noi lo abbiamo copiato, ormai i sistemi li hanno chiusi. Noi siamo gli unici che stiamo cercando, devo dire che questo Governo in qualche modo sta facendo in maniera difficile in una contingenza come quella attuale di finanza pubblica, e però io credo che sono sicuro che , non solo ce la faremo a mantenerlo , ma proprio con questo tipo di approccio saremo un paese guida nella, sicuramente, nella Europa Meridionale, per garantire ai nostri cittadini, salute, aspettativa di vita e qualità delle cure. Mi pare di aver risposto , più o meno a tutte…ah, forse il CERGAS: il CERGAS è un centro di ricerca dell’università e, devo dire, mi ha fatto molto piacere perché lei sa che un’Università che si chiama commerciale Luigi Bocconi, io sono stato il primo medico , diciamo ad essere chiamato nel Comitato Scientifico di un Centro di ricerca che in tutti questi anni e sono 40, era stato costituito soltanto da economisti (?). Mi hanno chiamato lì perché io, in qualche modo, credo, di aver dimostrato che non è soltanto l’attenzione ai soldi, alle risorse, ma è un , diciamo, garantire, attraverso l’appropriato utilizzo delle risorse la salute dei nostri cittadini. E’ quello che io spero di poter fare se avrò, tra virgolette, la vostra fiducia, o, comunque, il vostro supporto, in un Istituto Superiore di Sanità che quest’anno ha superato delle prove difficili, ma credo di poter dire che alla fine abbiamo fatto un’assemblea alla quale hanno partecipato oltre 1500 persone, vede, in questa nuova fase, la possibilità di essere veramente utile al Paese, per queste sfide che vi ho descritto. naturalmente se ci sono altre domande sono assolutamente a vostra disposizione.
E ora andiamo alla seconda domanda.